Le aste di oggi si sono svolte dopo un’apertura difficile del mercato obbligazionario europeo, penalizzato sia dalle tensioni geopolitiche sia dalla pubblicazione dell’indice di fiducia per l’Eurozona che ha segnato un calo in settembre. Anche la concomitanza in...
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commento di Chiara Manenti, Fixed Income Strategist Servizio Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo
settimana con le aste in programma in Spagna sempre sulle scadenze a 5 e 10 anni ha appesantito il mercato.
Il massimo dell’importo è stato comunque allocato sulle riapertura dei due BTP benchmark a 5 e 10 anni, per un totale di 5,5 miliardi di euro, mentre sul nuovo CCTeu dicembre 2020 sono stati allocati 2,9 miliardi di euro su un range di 2,5-3 miliardi. Il BTP a 5 anni è stato favorito rispetto al BTP a 10 anni dal fatto che il titolo era meno caro in relative value, come conferma il rapporto di copertura elevato (1,48) e il calo del rendimento lordo ad un minimo storico dell’1,06%. La prospettiva che la BCE mantenga i tassi a breve molto bassi per un periodo prolungato ha invece pesato sull’esito dell’asta del titolo a tasso variabile.
Da inizio anno i rendimenti medi ponderati di aggiudicazione dei BTP a 5 anni sono stati pari a 1,07% rispetto a 2,24% nel 2013 mentre i rendimenti di aggiudicazione dei BTP a 10 anni sono scesi al 3,10% da 4,37% nel 2013. In ottobre, le emissioni lorde su tutti gli strumenti di debito sono previste pari a 40 miliardi di euro, che equivalgono a 22 miliardi in termini netti. Dopo le aste odierne il Tesoro italiano dovrebbe avere collocato l’84% del totale atteso per l’intero anno.
Fonte : BondWorld.it
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